L'estate con i suoi frutti che stimolano la vista con i loro colori, l'olfatto con i loro profumi e il gusto con i loro sapori. Considero una fortuna avere la possibilità di raccogliere i frutti di bosco all'ombra delle piante o staccare le pesche direttamente dall'albero. Ho l'aperta campagna a due passi e amici che vivono in mezzo al verde con orto e alberi da frutto. Due di loro, in particolare, vivono completamente immersi nella natura della collina. Hanno a loro disposizione piante da frutto di ogni genere e il bosco dietro casa. Ammiro la loro scelta di vivere lontani dal caos cittadino. Si ha la possibilità di riprendere possesso di un tempo più dilatato,
di capire che le nostre vere esigenze sono inferiori, rispetto a quello che per abitudine e per condizionamento siamo portati a credere. Ci convinciamo di avere bisogno di una grande quantità di comodità per poter vivere in modo degno. Spesso e volentieri ci si trova a disquisire sulla vita e su quanto poco occorra per essere davvero felici, riducendo i falsi bisogni e riscoprendo l'essenziale. Anche in questa bellissima giornata calda e assolata abbiamo pensato che fosse carino incontrarsi per una rilassante passeggiata nel bosco.
E' bello vedere come si parte da un'idea e prestissimo ci si trova immersi in un'altra. Questo non finisce mai di stupirmi. L'intenzione iniziale era quella di andare nel bosco a raccogliere l'achillea per farne un liquore o uno sciroppo ma me lo sentivo che il programma sarebbe potuto cambiare. Quindi via, armati
di cestini abbiamo attraversato il ponte sul fiume e ci siamo addentrati nel bosco pronti a respirare
silenzi e annusare emozioni. La frescura e l'ombra del verde mi aiutano sempre a schiarire i pensieri, con la mia macchina fotografica mi dimentico dello scorrere del tempo e lascio che l'istinto prenda il sopravvento. Come conclusione di questa rilassante passeggiata e come previsto, l'achillea non l’abbiamo trovata ma in compenso
abbiamo raccolto frutti di bosco.
More selvatiche da aggiungere a mirtilli e lamponi che crescono proprio a ridosso del muro di casa. Pesche comprate dai contadini al mattino e il clafoutis che trovate di seguito l’ho
preparato nella loro bella casa quando siamo rientrati, utilizzando i frutti
appena raccolti e ancora caldi di sole. Il frutto di questa bellissima giornata e la
dolce conclusione di una cenetta sul loro terrazzo.
INGREDIENTI
- 600 gr di pesche e frutti di bosco
- 150 gr di farina di mandorle
- 3 uova
- 80 gr di farina 00
- 50 gr di burro + una noce per la tortiera
- 100 gr di zucchero
- 350 ml di latte
- Uno o due cucchiai di rhum (facoltativo)
- Zucchero a velo vanigliato
- Sale
PREPARAZIONE
Accendete il forno a
180°
Imburrate una tortiera
da 27 cm
circa di diametro. Lavate le pesche e i
frutti di bosco (questi ultimi con molta
delicatezza affinché non si rompano),
asciugate con un telo pulito, tagliate le pesche a pezzi e disponetele
la frutta sul fondo della tortiera.. Fate fondere il burro a bagnomaria e
lasciate raffreddare. In una capace ciotola mescolate i due tipi di farina con
lo zucchero e una presa di sale. Unite un uovo intero e, una volta ben
amalgamato, aggiungete due tuorli, tenendo da parte gli albumi. Aggiungete il
burro fuso, il latte e (se vi piace) il rhum.
Mescolate bene. A
questo punto montate i due albumi a neve ben ferma e integrateli all’impasto.
Usate una spatola e movimenti dal basso
verso l’alto per non smontare il composto. Quando la pastella sarà omogenea,
versate sulle pesche e i frutti di bosco. Infornate il clafoutis per 15 minuti a 180°
poi abbassate il forno a 150° e proseguite la cottura per altri 20 minuti. Sarà
pronto quando la superficie sarà gonfia e dorata. Spolverizzate di zucchero a
velo e servite tiepido o freddo, porzionandolo con un grosso cucchiaio.
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