giovedì 25 febbraio 2016

A DUE PASSI DALL'ORIENTE

Occorre pochissimo affinché la mia fantasia venga sollecitata
Ecco perché basta passare qualche ora al museo d'arte orientale per farmi sognare mondi che, sebbene geograficamente lontani, con la mia immaginazione diventano all'improvviso tangibili e mi trasportano in luoghi così veri, che mi permettono di avvertirne quasi i profumi
Affascinata da questo miscuglio di colori, statue di Buddha, tappeti ottomani e stampe giapponesi molto antiche, ho lasciato che queste immagini e suggestioni facessero nascere in me il desiderio di creare la stessa atmosfera tra le mura di casa
Non mi piacciono le cose strutturate, prestabilite e permanenti perché tutto è in movimento, in trasformazione e in divenire
Anche tra le mura di casa lascio ampio margine di cambiamento, affinché io possa spostare, sostituire o mettere in mostra seguendo l'ispirazione del momento, creando uno scenario ogni volta diverso.
Non mi interessano oggetti preziosi ma sono amante di tutto ciò che racchiude una storia, un progetto e che tenuto tra le mani od osservato, evochi in me un senso di comunione
In particolar modo sono attratta da tutto ciò che arriva da terre lontane e dai cassetti di casa non spuntano calzini spaiati ma carte, stoffe e monili dal mondo
Ciondoli nepalesi, tibetani, orecchini tuareg e tanti altri che nel tempo ho accumulato, comprato sul posto, barattato, ricevuto in regalo e scovato nei mercatini etnici
Benché non abbiano molto valore monetario, in loro scorgo una bellezza intrinseca che mi regala leggerezza e che, con la loro semplicità, contribuiscono a radicarmi a terra
La società multiculturale nella quale ci troviamo immersi è per me fonte di continua novità
Nonostante viaggiare offra la possibilità di scenari e sensazioni impareggiabili, sfrutto la possibilità di far entrare i viaggi in casa mia
Prendo spunto da altri usi e costumi per portare nella mia vita tutto ciò che contribuisce a renderla migliore perché, abituata in questo occidente che il più delle volte vive in modo frenetico, il bisogno di creare spazi e condizioni che siano un elogio alla lentezza, diventa per me vitale
Mi piace creare il tempo per prendermi cura di me, per ascoltare il battito lento del cuore e lasciare che tutto il resto del mondo rimanga fuori. Stoffe e foulard che stratificati uno sull'altro diventano tappeti e, nel caso lo desiderassi, la location impermanente dove bere un the o sfogliare un libro fotografico. Ricreare emozioni olfattive vissute nell'hammam di Marrakech, profumi grezzi che sanno di terre calde di sole, sapone nero che leviga la pelle, olio di rosa damascena racchiuso in una bottiglia di vetro blu, pezzi di ambra che posso racchiudere in un sacchetto di tulle o usare a scaglie come profumo solido, pepite di incenso grezzo che arrivano da Israele da bruciare su carboncini, saponi grezzi come quello che proviene dalla città di Nablus in Palestina con caratteristiche e peculiarità che lo contraddistinguono dagli altri. La scelta dell'olio d'oliva secondo una ferrea e immutata tradizione, combinata ad un'acqua particolarmente ricca di ferro, danno origine all'unicità di questo sapone.
Creare queste atmosfere è stato per me un modo come un altro per intrecciare Oriente e Occidente, facendoli fondere in un'unica trama









4 commenti:

  1. E’ bello leggerti con questa tua carica di rivoluzione permanente della casa, degli ambienti, degli oggetti perché è un poco come cambiare continuamente il mondo che ti sta intorno, è un modo per reinterpretarlo continuamente, proprio come accade oggi, quando non fai in tempo ad ascoltare qualche notizia interessante e ti accorgi che è già vecchia e superata. Senza che tu te ne accorga, perché è il tuo sentimento che detta il tutto, tu, in modo personale, complesso, nella sua semplicità emozionale, vivi già nella nuova epoca della globalità. E’ importante ciò, è fondamentale in un mondo che evolve verso una reinterpretazione totale dell’umanità. Lo dimostra il tuo amore, non per i gioielli o le pietre preziose, ma per i profumi, gli oli, i saponi, i tappeti, i ciondoli e tutti gli altri piccoli oggetti che fanno parte di questa tua meravigliosa collezione di foto. E’ una fantasmagoria di piccole, ma preziose testimonianze del tuo concetto di un’umanità universale, fatto di amore, di profumi, sapori, delicatezza e tutto ciò che è l’essenza della vita stessa. In amore non servono, come tu dici, e io condivido, pietre preziose, ma bastano due semplici occhi che ti guardano come nessuno ha mai fatto, bene, così tu guardi il mondo dall’alto della tua semplice, grande umanità.

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    1. Ciao Francesco! Aspetto con grande gioia i tuoi commenti perché sanno sempre cogliere il senso profondo di ciò che voglio comunicare. La mia casa è in perenne rivoluzione e con essa la mia persona che cambia, cresce, impara ogni giorno. E' vero che vivo già nell'epoca della globalità, adoro tutto ciò da cui posso trarre insegnamento. Mantengo porte aperte e faccio il pieno di curiosità. Solo in questo modo mi sento viva e non potrei fare a meno di vivere in questo modo. Il mio motto è racchiuso in una canzone di Vasco: ho fatto un patto con le mie emozioni, le lascio vivere e loro non mi fanno fuori. Grazie di tutto ma soprattutto della tua preziosa amicizia

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  2. Capita di fermarsi un attimo, per immaginare chi ci sia dall'altra parte.
    Immaginare che volto abbia, i lineamenti, la forma delle mani che curiose amano toccare per sentire.
    Gli occhi di chi non si ferma mai. Ed imprime bene nella memoria anche l'immaginario.
    E tu sei così! Traspare tutto ciò. E lo si percepisce anche a distanza, dietro uno schermo buffo che ci separa.
    Non ami i fronzoli, ma ami i dettagli. Hai un caos tutto tuo, me è ben definito, con colori precisi e istanti rubati al tempo.
    Sei in continua evoluzione, un cambiamento necessario che fa bene a te e a noi che ti leggiamo.
    Ti abbraccio

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  3. Ciao amorinooooooo!!!!! Bella questa descrizione "gli occhi di chi non si ferma mai". E' proprio così, sono in continuo fermento ed elaboro incessantemente. Mi sveglio al mattino accorgendomi di aver sognato qualche foto che mi piacerebbe fare. Sono inguaribile, me lo sento. Ma ne sono felicissima perché questo fermento mi emoziona, mi fa star bene, mi fa condividere e poi non posso fare a meno di pensare che tutto questo mi ha fatto conoscere voi: persone speciali e insostituibili!!!! A presto cara, grazie di esserci anche per me

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