mercoledì 16 marzo 2016

IL LATO MUTEVOLE DELLA VITA

Io credo che siano davvero belli i tasselli che compongono il mosaico della vita. Alcuni hanno colori squillanti, altri colori tenui, altri ancora colori più scuri ma mi accorgo che non sempre hanno la stessa forma, lo stesso colore. Spesso si invertono oppure si spostano e si intrecciano creando sfumature che in un attimo si dissolvono per crearne altre

Passeggiando e guardando questa fabbrica abbandonata mi sono arrivati pensieri legati all'impermanenza della vita. Mi sono immaginata le persone che in questo luogo ci hanno passato ore, giorni, anni. Ci ho visto il susseguirsi di gioie, dolori, amori, addii, risate, pianti: infiniti giri su questa giostra chiamata vita. Ma tutto cambia, tutto arriva e tutto parte e pretendere che le cose non cambino serve solo a provocare sofferenza. Benché la vista di un intero edificio abbandonato mi abbia provocato dispiacere ha, in ogni caso contribuito a farmi riflettere.
Non c'è nulla di stabile e di permanente. Tutto cambia di ora in ora, di minuto in minuto, come il corso di una cascata che, benché appaia uguale, è in continuo cambiamento. Senza impermanenza la vita non sarebbe possibile perché tutto deve evolvere. In alcuni casi può sembrare che il cambiamento sia in negativo ma io credo che tutto appartenga a un disegno ben definito che ha un suo motivo d'essere. Io cresco, modifico il mio modo di pensare, affronto cambiamenti e pure essendo sempre io qualcosa sarà cambiato per sempre. Ma anche in questo caso ciò che sono non sarà destinato a durare perché, come tutti e tutto, sono una combinazione di forze che mutano continuamente. 
L'impermanenza mi spinge a considerare la vita in un altro modo, mi spinge ad abbandonare il mio desiderio di stabilità, a smettere di averne il controllo. Lottare per trattenere le cose così come oggi sono non può farmi bene. Imparo quindi ad accettare il presente, evito proiezioni sul futuro e non ricamo su ricordi del passato. Avrei potuto scegliere di guardare questo luogo provando sdegno per l'abbandono, tristezza per le persone che hanno perso un posto di lavoro, ma ho scelto di guardare con occhi nuovi, con la speranza che un giorno questo luogo si possa trasformare in qualcosa di completamente diverso. Un ciclo si chiude e con tutta probabilità uno nuovo si apre.
Fare un giro tra queste mura era nei miei programmi e ho portato con me foulard, libri, una bottiglia da usare come vaso e un fiore. Ho pensato che sarebbe stato carino disseminarli qui e là per macchiare di colore questo luogo che il più delle volte viene lasciato a se stesso. Nonostante dalle finestre rotte spuntino rovi, tutto intorno la natura fa il suo corso e si vedono fiorellini, foglie verdi che imperterrite e noncuranti continuano il loro percorso, seguendo un ritmo naturale che noi abbiamo dimenticato.
Spero che la natura vinca e che riesca a trasferire in questo luogo la voglia di rigenerarsi e diventare una nuova opportunità per allietare la vista di chi sceglierà di calpestare i suoi spazi.

4 commenti:

  1. Quanto sei dolce quando scrivi e descrivi le tue emozioni. Le trasmetti con una delicatezza commovente, con un’evocazione emozionata, ma non triste, come una preghiera dettata dal cuore e mai scritta o recitata, come un canto che ti apre il cuore alla speranza, come una vocina della coscienza che parla bisbigliando alla tua anima e la esorta ad avere coraggio, ad osservare anche i più piccoli dettagli, come il crescere di erbe e rovi tra le mura di una fabbrica abbandonata sconnesse, scorticate, frantumate dalle intemperie o dalla mano distruttrice di vandali o dall’inesorabile tempo. E’ meraviglioso guardare ciò che eroicamente si sviluppa e procede verso l’alto quasi alla ricerca di quell’assoluto che continuamente impegna la nostra fede.
    E’ un’emozione forte che concedi a noi, è un messaggio leggero e, al tempo stesso, profondo e riflessivo, meditativo e filosofico, materiale e spirituale, sul senso della vita, sul suo significato da dare alla nostra esistenza rapida, ma intensa, lenta nel suo scorrere, ma velocissima nel suo reale svolgimento, immutabile nelle sue finalità, ma continuamente in movimento e sempre “impermanente”.
    Ma, pur attraverso queste tue bellissime riflessioni ed immagini stupende e toccanti, ciò che alla fine della lettura rimane scolpito nei cuori dei lettori è la luce della speranza rigeneratrice che domani tutto trasformerà nelle forme, nei colori, nella musicalità della vita, nel continuo alternarsi delle luci e delle ombre, nella continua movimentazione dei tasselli del nostro mosaico della vita, ma nella sostanza del nostro essere nulla mai cambierà, se, nella velocità di questa breve esistenza, non lasceremo, dopo di noi l’unica, vera, certa, essenziale, duratura, immutabile realtà che è la capacità di amare, che tu spargi a piene mani ed è l’eredità per i posteri.
    Ecco, con il tuo post di stasera, in poche tue battute, in alcune mirifiche immagini, sei riuscita a creare, nella prosa della vita, una poesia e l'incanto di una vera fata.

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  2. Ciao carissimo Francesco, leggendo il tuo pensiero mi sembra di essere seduta a un tavolino a chiacchierare amabilmente sulla vita, su quanto sia meravigliosa, su quante volte ci mette alla prova per capire quanto saremo abili a rialzarci. Ma a noi non importa perché, come dici tu, conta quanto amore sapremo seminare intorno a noi e a quanto sia importante saper cogliere tutte le sue sfumature. In definitiva siamo due amici che si emozionano leggendosi. I tuoi commenti sono sempre profondi, dettagliati e mi riempiono di gioia. A presto!!!!!

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  3. Forse per la prima volta da quando ti leggo ho un pensiero totalmente dissonante al tuo. Ovviamente, questo è dato dal fatto che siamo diverse ed in questo caso anche nel modo di pensare.
    Tu hai avuto la capacità di far rinascere qualcosa che vita non ha più. Hai avuto la forza di dargli voce laddove le parole sono state per lungo tempo altrove. Viaggiando senza trovar riposo.
    Hai avuto la prontezza di catturare la bellezza di un luogo che all'occhio altrui parrebbe spento e ormai andato...
    Ecco perché riesci a non fermarti ed essere mille anime in un unico corpicino. Perché la vita scorre dentro di te e tu non smetti di coglierne la bellezza...
    Ciao amica mia!
    P.S c'è qualcosa di me in queste foto che vedrai più in la. A presto

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  4. Ciao Melania!!!!!! Sicuramente siamo diverse, anche nel modo di pensare e meno male oserei dire :) questo ci permette il confronto e la possibilità di esprimere pareri differenti. Mi piace molto questo "mille anime in un unico corpicino" perché mi fa pensare a un'anima che si scinde in mille sfaccettature. Sempre alla ricerca di qualcosa, con la voglia di imparare e lasciarsi sorprendere da ciò che incontra sul suo cammino. Un abbraccio fortissimo e a presto.
    P.s.: non vedo l'ora di scoprire cosa di te si racchiude in queste foto!!!!!!!

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