mercoledì 6 aprile 2016

ANCHE IL GRIGIO HA UN SUO PERCHE'

E poi ci sono quelle giornate di pioggia dove posso scegliere se lamentarmi e aspettare che spunti il sole, oppure cercare di trovare il lato positivo anche in quest'acqua che cade, che lava l'aria, che crea pozzanghere che rilasciano riflessi e che lascia gocce sui rami fino a farli sembrare vestiti di cristalli.

Ho deciso di togliermi di dosso il cattivo umore e lasciarlo in un angolo a riflettere e di vestirmi di allegria, con un paio di stivali da pioggia per poter saltare nelle pozzanghere e schizzare acqua. Il bisogno di tornare bambini, di riafferrare la capacità di guardare il meglio di ogni cosa, di credere che tutto possa prendere i contorni che decido di dare. Avere la possibilità di scegliere e sapere che in alcuni momenti mi costa davvero fatica. Sono giorni di riflessione, viaggio dentro di me e non sempre quello che incontro mi piace, lo guardo e lo osservo, lo sento ostile, cerco di abbracciarlo e si volta scappando. 
Smettere di guardarmi dentro e cercare tra le nuvole un bagliore, un raggio di sole che da solo basterebbe a riaccordare le mie disarmonie. Lascio andare lo sguardo e le nuvole si fanno ancora più fitte e capisco che anche nel grigio ci sono pace e armonia. Guardo i riflessi nelle pozzanghere e penso che dovrei imparare a lasciare andare, guardare con distacco i miei limiti, non far caso se a volte manca un po' il respiro. Sono solo le mie paure, retaggi di un qualcosa che non mi appartiene. Dopo tutto anche se i rami di un albero riflessi nella pozzanghera hanno contorni un po' distorti, restano pur sempre rami d'albero e,  se alzo gli occhi cambiando prospettiva,  mi accorgo dei loro contorni nitidi.
Una vita di emozioni che non sempre sono colorate e proprio per questo assumono una valenza più forte e più vera. Come se fosse giusto non stare sempre ad osservare ma lasciare che ogni tanto sia la vita a farlo con me perché forse, è proprio in questi casi che le sensazioni si imprimono in modo indelebile nel cuore. Non tenere sempre per mano le mie emozioni perché finirei per stringere un po' troppo ma  lasciarle vagare libere perché possano ripulirsi in quest'acqua che cade e tornare a me più trasparenti e brillanti che mai.

4 commenti:

  1. E' sempre una forte emozione leggerti ed è sempre una grande sorpresa notare quanto tu sia brava nelle tue descrizioni interiori che colorano il tuo essere. Trovare nel grigio di una giornata di pioggia la voglia di indossare degli stivali e calpestare con forza le pozzanghere, creando schizzi a profusione e saltellare nell'acqua a modo di una piccola rana, è un gioco che dimostra il tuo cuore bambino, la voglia di essere pura e trasparente come le gocce d'acqua che cadono dal cielo e purificano, non solo l'aria, ma tutto il te stessa, che ti aiutano a ritrovare anche nelle nuvole quel grigio che nasconde pace e armonia.
    E' un percorso che racchiude un attimo di profonda riflessione laddove le emozioni non sono sempre quelle di una disinvolta gioventù vissuta tra pozzanghere e allegra campagna, ma di una donna che sa valutare quanto alcune emozioni, spesso, siano in contrasto con la vita di tutti i giorni.
    Certo le meravigliose foto e il loro chiaroscuro e le sensazioni di leggera malinconia, dopo tentativi di essere gioiosa, evidenziano una Barbara, diversa dal solito, ma, come sempre, ancora una volta ammaliatrice ed accattivante, forse proprio per questa leggera vena chiaroscurale che è ancor più evidenziata anche dalle splendide foto.

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  2. Caro Francesco, anche per me è sempre una forte emozione leggere i tuoi commenti e capisco quanto tu legga con attenzione. In questa giornata grigia, come al solito, ho cercato di vedere il bicchiere mezzo pieno e ho pensato di staccare la spina al malumore e fare il pieno di pensieri belli. Devo ammettere che in alcuni casi ci riesco immediatamente, in altri ci metto un pochino e in questa giornata ho faticato un po'. Ma d'altronde nel mosaico che compone la mia vita ci sono stati d'animo che si accavallano e fanno uscire anche la parte che tu definisci "una Barbara diversa dal solito"
    Come tutti, ho in me le mille sfaccettature che compongono ogni essere umano. Sono tendenzialmente allegra e positiva, piena di idee e di sogni, con la voglia di sperimentare e conoscere. Ma esiste anche una parte di me dove risiedono limiti e paure che però mi fanno sentire molto umana e sono felice di abbracciare anche questi stati d'animo perché servono a costituire la mia totalità. Felice che ti sia piaciuta anche questa parte di chiaroscuro. Un abbraccio fortissimo fortissimo *.*

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  3. Non saremmo noi se non ci vestissimo delle mille sfumature che in qualche modo ci rendono speciali ed unici.
    Aggiungo inoltre, che sarebbe alquanto noioso indossare sempre l'allegria.
    Che farebbe la malinconia se la lasciassi sempre lì tutta sola in un angolino?
    A me (ma io sono tutta matta lo sai) piace quando arriva a farmi visita.
    Mi parla pure, mi consiglia di scavare dentro me fino in fondo. Fino a trovare quella parte di me che alle volte non trovo.
    Sono pura poesia le foto, ed ho un debole per il bianco e nero.
    A presto

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  4. Hai ragione cara Melania nel dire che non saremmo noi se non fossimo costituiti da mille sfaccettature. L'importante è saperle integrare ed accettare. Alcune parti di noi sono più facili, altre un po' meno. Ma come dici tu non possiamo indossare solo l'allegria e per sentirci completi abbiamo bisogno di vestirci anche di malinconia e di tristezza. L'essenziale credo sia trovare un buon equilibrio e fare in modo che questi ultimi stati d'animo non prendano il sopravvento. Viverli intensamente per un attimo, lasciare che scorrano nelle nostre vene e poi lasciarli andare per fare entrare il sole. Un abbraccio tesorino e a presto!!!!!! :-)

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